Indietro
Yum chaTè cinesedim sumCultura cinese

Capodanno cinese o Festa di Primavera?

Il 5 febbraio 2019 si celebra quello che in occidente è conosciuto come il Capodanno Cinese: il 5 febbraio è il primo dei quindici giorni di festa che vedono l’intera Cina colorarsi di rosso e immergersi in un’atmosfera gioiosa e frizzante.

Quest’anno è l’anno del maiale, che chiude il ciclo dodecennale dei segni animali. Anche l’oroscopo cinese, allo stesso modo di quello occidentale, ha dodici segni zodiacali che però si alternano ogni anno anziché ogni mese.

Quello che è chiamato Capodanno Cinese, in Cina è in realtà la festa di primavera, la festa che segna l’inizio dell’anno nuovo, una delle più importanti per la cultura del paese.

La leggenda narra che la festa di primavera ha origine da un mostro detto Nian che, in tempi antichi, una volta all’anno usciva dalla sua tana per spaventare e mangiare gli esseri umani, che l’avrebbero nutrito per i 12 mesi successivi. Nian, però, era terrorizzato dal colore rosso e dai rumori forti, come canti e fuochi d’artificio. È così che nacque l’uso della festa di primavera, soprattutto della sua danza del leone, che rappresenta il Nian e che vuole spaventarlo e assicurare un anno senza sciagure né sorprese negative.

La festa di primavera è uno dei momenti della cultura cinese più importanti dell’anno, ed è una festività tradizionale ancora molto sentita. Dalla danza del drago alle lanterne lasciate andare in volo, i quindici giorni di Capodanno Cinese sono significativi ed emozionanti.

A giocare un ruolo importante è anche il cibo. Per la cultura cinese è tradizione che si consumino solo i piatti considerati portafortuna: ad essere importante non è tanto la pietanza in sé, quanto tutto quello che è legato alla sua preparazione, alla forma e al nome.

Tra questi, uno dei cibi più amati e considerati un portafortuna è il raviolo cinese, il jiaozi, considerato buon auspicio di ricchezza e prosperità.

Non per niente “Zhāo cái jìn bǎo” è un detto cinese che significa “donare ricchezze e tesori”, e si usa quando si mangiano i jiaozi. La tradizione vuole che il raviolo debba questa potenzialità portafortuna alla sua forma a barchetta, che ricorda i lingotti d’oro cinesi.

Per essere bene auguranti però i ravioli devono seguire una certa etichetta, su cui la cultura cinese è molto rigida. Si deve essere precisi durante la preparazione della pasta, che non deve essere troppo sottile, altrimenti significherebbe presagio di povertà; nel servizio i jiaozi devono essere disposti in file e mai in cerchio – il cerchio è la vita che continua a girare su sé stessa, senza avere futuro né progresso. Inoltre, tra le varie possibilità di ripieno, durante il periodo della festa di primavera è meglio non mangiare i ravioli farciti di verdure povere, mentre è consigliabile prepararli con ripieno di cavolo o ravanelli, e in generale verdure che aiutano il benessere della pelle e dell’umore.

La cultura cinese è molto attenta alle tradizioni, alle credenze popolari e alle scaramanzie: sono molti gli usi che circondano le giornate della festa di primavera da rispettare per avere un anno propizio e prospero. Ad elencarle tutte si rischia di lasciarne qualcuna per strada: sicuramente la più golosa e facile da rispettare è mangiare jiaozi a volontà festeggiando in compagnia!

11/12/2018